wtorek, 6 października 2015

Coraggio Italia.

Questo è il paese che ci meritiamo. L'hanno creato 30 anni di strafottenza e negligenza da parte di tutti gli italiani, dove ovunque ce ne sia stata la possibilità si è fatto man bassa di razzie per dissanguare ogni risorsa possibile. "Il meglio che magno io che qualcun'altro." è diventato lo slogan abituale del nostro paese e tutti dal più piccolo fino al primo cittadino di questo ormai devastato "Stivale" tirano soltanto l'acqua al proprio mulino.

L'incapacità, l'ingordigia, la prosopopea, il credersi al di sopra delle leggi e dei cittadini dei nostri governanti e tutti i politici italiani, danno il colpo mortale ad un paese in ginocchio con il collo appoggiato sul ceppo di una ghigliottina.

A loro tutto è concesso, frodi, truffe, miliardi di euro che spariscono oggi di qua, domani di la, e non c'è mai un colpevole. Pregiudicati che hanno il permesso, l'accesso a luoghi e alle più alte cariche dello stato. Usurpatori di poltrone, dove se una volta quanto meno si potevano votare, adesso si caricano e scaricano tra di loro, facendo un lurido balletto per posare le loro flaccide chiappe sule poltrone della casta. Noi non contiamo più un ca**o, hanno ammazzato le basi della democrazia, ci hanno sottomessi, soggiogati, plasmati al punto che le nostre rivoluzioni le facciamo seduti dal barbiere o dentro ad un bar, sui social net o peggio, scribacchiando dentro un inutile blog come questo.

Non vale neanche più la regola del "Aiutati che Dio ti aiuta". Faremo ripartire l'economia, certo la loro economia, i loro conti correnti i loro palazzi, ville appartamenti a loro insaputa, barche ricchezze e tutti gli agi possibili ed immaginari.

Ma, se un piccolo imprenditore, un commerciante di bottega, un ambulante sgarra anche di un piccolo passo, il nostro beneamato governo gli fa pagare tutte le pene dell'inferno, prendendolo come capro espiatorio di tutte le loro malefatte.

Crisi economica, un suicidio ogni due giorni e mezzo: 149 nel 2013

Secondo i dati del laboratorio di ricerca Socio Economica dell'Università degli studi Link Campus University i casi di morti "per motivi economici" cresce rispetto al 2012, quando furono 89. Il fenomeno coinvolge tutte le aree geografiche d'Italia. Uno su due è tra gli imprenditori, salgono anche tra i disoccupati

Casalnuovo (NA). Una folla di gente ha accolto stamane nella chiesa di Santa Maria del Suffragio il feretro di Eduardo De Falco, il commerciante suicidatosi dopo aver ricevuto una contravvenzione di 2000 euro dall'ispettorato del lavoro per aver trovato la moglie nel suo panificio senza un regolare contratto.

L'ennesimo omicidio da parte dello stato. Tanto a loro che gliene importa... noi siamo una manica di codardi.

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